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Dal Dna della rana una scorciatoia per lo studio delle malattie genetiche umane
Dal primo Dna di un anfibio arriva una scorciatoia per la conoscenza delle malattie genetiche. Una piccola rana, "cugina" di quella che ha permesso di ricostruire lo sviluppo dell'embrione, condivide per l'80% i geni umani associati a malattie. Il risultato, pubblicato su Science, è frutto di una ricerca internazionale condotta da circa 50 genetisti e biologi di 24 istituzioni di Stati Uniti, Europa e Giappone. Oltre ad avere conseguenze importanti per la medicina, conoscere il Dna della rana permetterà di tutelare meglio le sempre più numerose specie di anfibi minacciate di estinzione, ha osservato il responsabile del progetto, Uffe Hellsten, del Laboratorio sul Genoma del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti. Rane da laboratorio - La rana, chiamata Xenopus tropicalis, è originaria dell'Africa subsahariana e, nonostante sia molto più piccola, il suo patrimonio genetico è vicinissimo a quello della rana Xenopus laevis. Quest'ultima è una vecchia conoscenza dei genestisti, che a partire da metà '900 l'hanno utilizzata come modello per eccellenza per studiare lo sviluppo dell'embrione. Prima ancora, negli anni '20 e '30, era un test di gravidanza vivente: la forte sensibilità di queste rane all'ormone prodotto dall'embrione (chiamato gonadotropina corionica) fa sì che se l'urina di una donna in gravidanza viene iniettata in esse comincia a produrre uova nell'arco di 8-10 ore. Ma ottenere la mappa del suo grande genoma sarebbe stato troppo costoso, così si è preferito ottenere quella della Xenopus tropicalis, più economica ma altrettanto utile. Dna d’epoca - Nel genoma della rana i ricercatori sono andati a cercare Dna vecchio di almeno 360 milioni di anni, probabilmente appartenuto ad un antenato comune a mammiferi, uccelli e anfibi e conservato lungo l'evoluzione. "Adesso il genoma della rana, insieme a quello di ratti, topi e polli, permetterà di riassemblare tutte le tessere del Dna del progenitore dei vertebrati", ha osservato uno degli autori della ricerca, Richard Harland, dell'Università della California a Berkeley. Modelli - La rana è anche uno degli animali utilizzati come modello per i genetisti il cui Dna non era ancora stato sequenziato. Per costruire la mappa sono stati necessari tre anni a partire dal 2002, ma soltanto adesso è stata completata l'analisi dell'intero genoma. Per Hellsten questa "archeologia dei cromosomi aiuterà a capire la storia dell'evoluzione, mostrando come il materiale genetico ...Read the whole post...
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