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B_NORM  
view post Posted on 17/6/2010, 09:04 by: *miriamReply



L'obesità infantile dà maggior rischio di malattie cardiache

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I bambini con problemi di sovrappeso corrono un maggior rischio di sviluppare malattie cardiache negli anni successivi: è il risultato di uno studio condotto dall'Università statunitense della Carolina del Sud su 16mila bimbi e adolescenti di età compresa fra uno e 17 anni.
Il gruppo studiato dai pediatri dell'università americana era formato da 16mila soggetti, di cui il 70% era in buona salute mentre gli altri avevano diversi gradi di obesità. Quasi il 30% di quelli obesi tra i tre e i cinque anni avevano livelli elevati nel sangue della proteina C-reattiva, che è un segno di un'infiammazione in corso e che negli adulti è legata allo sviluppo di problemi cardiaci, mentre solo il 17% di quelli sani aveva livelli alti della stessa proteina.
Secondo i ricercatori la 'forbice' si amplia con il crescere dell'eta: nel gruppo tra i 15 e i 17 anni avevano valori anomali l'83% degli obesi e il 18% dei sani. Un andamento simile è stato riscontrato per altri due marker. "E' importante sapere che i problemi dell'obesità nascono così presto - afferma Asheley Skinner, che ha coordinato la ricerca, al Wall Street Journal -; non si può aspettare ad intervenire che arrivi l'adolescenza o l'età adulta".

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Comments: 0 | Views: 63Last Post by: *miriam (17/6/2010, 09:04)
 

B_NORM  
view post Posted on 6/4/2010, 09:59 by: *miriamReply



I chili di troppo si combattono con il vino

Il vino è un toccasana contro l'obesità femminile. Alcuni studiosi americani hanno accertato che le donne che bevono due bicchieri al giorno, meglio se rosso, hanno meno problemi legati al grasso superfluo rispetto a quelle che non bevono del tutto.
I ricercatori del Brigham and Women's Hospital di Boston hanno condotto un'indagine chiedendo alle donne del campione selezionato quanti bicchieri bevono ogni giorno. La ricerca ha riguardato circa 19 mila donne di età superiore ai 39 anni e che non hanno problemi di sovrappeso.
E' stato preso in considerazione un periodo di ben 13 anni, e secondo i risultati dello studio, pubblicato dagli Archives of Internal medicine, quelle che hanno dichiarato di assumere una dose minima di alcol al giorno (l'equivalente due bicchieri di vino) sono quelle che hanno preso meno peso.
Risultano essere le più sovrappeso, al contrario, quelle che hanno dichiarato di non bere affatto. La ricerca ha messo in luce che, contro i chili superflui, il vino rosso è la bevanda più efficace tra quelle considerate, vino bianco, birra e alcolici vari.

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Comments: 0 | Views: 51Last Post by: *miriam (6/4/2010, 09:59)
 

B_NORM  
view post Posted on 20/3/2010, 15:48 by: *miriamReply



Per una ceretta a prova di carezza
Come farsi da sole una depilazione impeccabile

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La ceretta è il metodo migliore per eliminare temporaneamente i peli superflui. La soluzione più comoda è farsela fare dall'estetista ma puoi farla anche a casa così, in tempo di crisi, puoi eliminare la voce dal budget. Se proprio da sola non te la senti, puoi organizzare una sessione di ceretta con un'amica con cui sei particolarmente in confidenza.
La cera a caldo è più difficile da gestire perché si rischiano odiose scottature. Mentre le strisce depilatorie a freddo sono pratiche specie per mani poco esperte. La sera prima della ceretta esegui un vigoroso scrub con prodotti esfolianti.

1. Tieni a portata di mano: la cera con le strisce, una pinzetta, un telo di cotone e un olio post depilazione. Nel locale non deve fare troppo caldo perché il sudore rende la ceretta troppo fluida e poco appiccicosa. Allontana dalla stanza gatti, cani e bambini.

2. Assicurati che la ricrescita sia sufficiente perché i peli siano strappati alla radice. La lunghezza ideale è da 6 mm a 1,2 cm.

3. Lava con un sapone antibatterico e asciuga bene le parti del corpo da depilare. Non applicare creme ad eccezione di quelle atte a ridurre il dolore e predisporre la pelle a ricevere lo strappo.

4. Osserva bene la direzione di crescita dei peli a seconda delle parti da depilare. Lo strappo, per essere efficace, deve avvenire in senso inverso.

5. Inizia l'operazione senza fretta, uno strappo dopo l'altro, lavora su zone poco estese, così lo strappo sarà più controllato e il risultato migliore.

6. Non ripetere più di uno strappo sulle zone già trattate. Rischi di irritare molto l'epidermide. Dopo un paio di giorni potrai fare eventuali ritocchi.

7. Finito il lavoro, elimina i peletti rimasti con la pinzetta e applicate un olio o una lozione post depilazione. Non applicare una crema qualsiasi perché potrebbe infettare i bulbi piliferi

8. Non fare bagni o docce nella mezza giornata successiva alla ceretta, per evitare la comparsa dei pallini rossi superficiali. Comunque è normale che compaia un po' di arrossamento nella zona depilata specie nelle aree più sensibili.

http://donne.virgilio.it/


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Comments: 0 | Views: 38Last Post by: *miriam (20/3/2010, 15:48)
 

B_NORM  
view post Posted on 9/3/2010, 19:12 by: *miriamReply



Insonnia e malumore: mal di meteo per 1 italiano su 4 ma l'80% è donna


15 febbraio 2010. L'inverno 2010, che secondo gli esperti sarà ancora lungo e caratterizzato da repentine variazioni atmosferiche, è responsabile non solo di raffreddori e malanni vari ma anche del “mal di meteo” che affligge circa 1 italiano su 4 (20-25%), con ripercussioni su umore, sonno e rendimento lavorativo. Un malessere che, sembra, abbia avuto precedenti tra personaggi illustri come Mozart e Napoleone.
I capricci del clima dunque, avvertono gli esperti, si ripercuotono anche sull'organismo ed è un fenomeno che non va sottovalutato. Tecnicamente si definisce “disturbo affettivo stagionale” o “meteoropatia” ed indica un insieme di disturbi fisici e psichici di tipo neurovegetativo che si verificano in alcune persone al mutare degli agenti atmosferici e delle condizioni meteo soprattutto nei periodi freddi.
"Secondo varie statistiche - afferma lo psichiatra Antonio Picano dell'Ospedale S.Camillo di Roma - soffre di meteoropatia circa il 25% degli italiani e di questi circa un quarto, ovvero il 5-6%, presenta disturbi più gravi: dall'alterazione del ritmo del sonno, alla variazione del peso e dell'umore, al calo del rendimento lavorativo".
I più colpiti, spiega l'esperto, "sono innanzitutto bambini e giovani, nella fascia di età 10-30 anni, e nell'80% dei casi tale disturbo riguarda le donne". Le variazioni meteo e la stagione fredda, inoltre, sono anche collegati ad un aumento del fenomeno della depressione: "C'è un andamento stagionale tipico della depressione - rileva Picano - ed i mesi di gennaio-febbraio sono quelli che fanno registrare il picco di episodi depressivi e suicidi".
Ma quali sono le cause del mal di meteo? "Molto dipende dalla ridotta esposizione alla luce solare e da un conseguente 'sfasamento' a livello ormonale", spiega lo psichiatra. In realtà, dunque, dietro alle emozioni fortemente mutevoli e influenzate dal clima del meteoropatico si nasconde un processo ben più complesso.
L'imputato numero uno della ipersensibilità verso le condizioni del tempo pare che sia l'Acth, un ormone prodotto dall'ipofisi, una ghiandola localizzata alla base del cranio, responsabile di aumentare ansia e nervosismo; una condizione, questa, che si verifica soprattutto con condizioni meteo avverse.
Ma l'apatia causata dal brutto tempo si deve anche ad un altro fattore: in queste condizioni l'organismo produce infatti anche un minor numero di endorfine (sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di proprietà analgesiche) con un notevole abbassamento della soglia del dolore, e tutte le conseguenze che questo comporta (malumore, nervosismo, fa...

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Comments: 0 | Views: 40Last Post by: *miriam (9/3/2010, 19:12)
 

B_NORM  
view post Posted on 18/2/2010, 16:56 by: *miriamReply



L'aspirina dimezza il rischio di morte per le donne malate di cancro al seno

Non solo contro mal di testa, dolori muscolari o raffreddori. L’aspirina, assunta regolarmente aumenta le possibilità di sopravvivenza per le donne malate di cancro al seno. E' quanto sostiene un nuovo studio di alcuni ricercatori delle università di Harvard e Brigham, pubblicato sul Journal of Clinical Oncology.
Due aspirine alla settimana ridurrebbero tra il 64 e il 71% il rischio di morte per i pazienti affetti da tumore al seno. Mentre il rischio di metastasi si abbasserebbe tra il 43 e il 60 per cento. I risultati della ricerca, condotta su oltre 4.000 donne tra il 1976 e il 2002, potrebbero avere una significativa importanza clinica, sostengono gli autori. L’uso dell’acido acetilsalicilico ha effetti collaterali molto più lievi rispetto alla chemioterapia.
Si tratta di scoperte molto promettenti, e se saranno confermate anche in altri studi, si potranno somministrare regolarmente aspirine alle donne malate di cancro al seno per ridurre i rischi di mortalità e di metastasi, ha commentato l'oncologo Lori Pierce dell'Università del Michigan, parlando a nome della American Society of Clinical Oncology.

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Comments: 0 | Views: 41Last Post by: *miriam (18/2/2010, 16:56)
 

B_NORM  
view post Posted on 17/2/2010, 09:43 by: *miriamReply



LE PROPRIETÁ BENEFICHE DEL LIMONE

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Noto con il nome di Citrus lemon, appartenente alla famiglia delle Rutaceae, il limone è un agrume molto apprezzato per le sue numerose e benefiche proprietà e proprio per questo motivo, fin dall’antichità, veniva considerato una sorta di “panacea per tutti i mali”. Esso deriva da un albero che può raggiungere anche i 6 metri di altezza con petali bianchi e frutti gialli di forma ovale che presentano una protuberanza all’apice e una forma appuntita nell’altra estremità.
Il limone fu scoperto in India, Cina e Indocina dove veniva utilizzato per le proprietà antisettiche e antireumatiche e sembra che gli antichi Egiziani lo utilizzassero addirittura per imbalsamare le mummie. Gli islamici lo consideravano un frutto sacro e spesso veniva usato come antidoto contro i veleni e persino come oggetto scaramantico per allontanare le negatività. In Grecia, invece aveva lo scopo di profumare la biancheria e difenderla dalle tarme. Questo frutto cominciò a diffondersi in Italia solo nel XII secolo, grazie agli Arabi che lo portarono in Sicilia e successivamente nelle altre regioni italiane. Il suo utilizzo in cucina, risale però al XVIII secolo.

Utilizzo del limone nell’antichità
Il primo a parlare del limone fu Teofrasto, filosofo e scienziato greco che, nel 310 a.C., nella sua celebre opera di botanica “La Storia delle piante”, descrisse le virtù terapeutiche del frutto: molto utile nei casi di avvelenamento e per “addolcire” l’alito. Secondo quanto riportato dal filosofo, molti medici nell’antichità ne elogiavano il succo o il decotto come efficace rimedio contro l’alitosi. Era anche considerato dagli antichi un ottimo deterrente contro i veleni, specialmente contro quelli mortali. Il medico Dioscoride, esperto di botanica officinale, nel I secolo d.C. consigliava di mescolare con il vino i semi di limone macinati, come lassativo e consigliava alle donne in gravidanza di consumare il limone, come rimedio per le voglie. Nel 40 d.C. Scribonio Largo, medico dell’imperatore Claudio, raccomandava i limoni cotti nell’aceto, come cura contro la gotta. Galeno, uno dei più famosi medici del passato, considerava la buccia di limone un tonico per lo stomaco, se assunta in piccole quantità. Marziale nel 250 d.C. esaltava un famoso sciroppo per la tosse preparato con limone, liquirizia, rosmarino, datteri, fichi e altri frutti. Infine Virgilio racconta che i Persiani ricorrevano ai fiori di limone per alleviare l’affanno negli anziani.

Caratteristiche e proprietà nutrizionali del limone
Come accennato, il frutto del limone è giallo all’esterno e bianco internamente; la ...

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Comments: 0 | Views: 65Last Post by: *miriam (17/2/2010, 09:43)
 

B_NORM  
view post Posted on 11/2/2010, 15:40 by: *miriamReply



Piano col vino bianco, può danneggiare i denti
Brindare col vino bianco sì, ma solo se ad accompagnarlo c'è un pezzetto di formaggio. Solo così si salvaguarda lo smalto dei denti. A dichiararlo è uno studio tedesco

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Uno studio tedesco, pubblicato su 'Nutritional Research', lancia un allarme per tutti gli amanti del vino bianco.
Bere di frequente il nettare degli dei può danneggiare i denti perché corrode lo smalto molto più del rosso.
Secondo l'equipe della Johannes Gutenberg University non dipende dalla gradazione alcolica nè dalle uve nè dall'annata.
La colpa è del pH e del tempo in cui rimane in contatto con i denti.

Per chi ci tiene al sorriso, anche un altro 'classico' è vietato: fragole e champagne, affiancato da tutte le bevande a base di bollicine e succhi di frutta. Brindisi a volontà, invece, se al bicchiere si accompagna del formaggio che, ricco di calcio, potrebbe limitare gli effetti del primo.

Gli esperimenti fatti in laboratorio hanno dimostrato che denti adulti lasciati in ammollo in un bicchiere di bianco per un giorno, hanno perso calcio e fosforo a una profondità di 60 micrometri sulla superficie del dente.

I vini frizzantini, con il pH più basso, hanno il maggior effetto corrosivo. A poco serve in questi casi una pulizia accurata, perché brindisi e bevute continuano a fare il loro corso danneggiando lo smalto, meglio attendere almeno mezz'ora prima di prendere in mano lo spazzolino, così la saliva ha tempo di neutralizzare l'attacco. No anche alle cure maniacali, perché lo smalto si indebolisce ancora di più . Morale? Bevete meno e sorridete di più.

http://canali.kataweb.it/


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Comments: 0 | Views: 40Last Post by: *miriam (11/2/2010, 15:40)
 

B_NORM  
view post Posted on 8/2/2010, 15:48 by: *miriamReply



Onicofagia e ricostruzione, le possibili terapie

di Gian Ugo Berti

Una cattiva abitudine molto diffusa che spesso esprime un disagio di tipo emotivo. Per combatterla molte le armi a disposizione dall'omeopatia che agisce sugli stati d'ansia alla dermocosmetica per ricostruire le unghie

PISA - “ Se potessi, mi mangerei anche quelle dei piedi”. Non è raro ascoltare persone che giungono a dire queste parole. Quello dell’onicofagia (mangiarsi le unghie), è un problema medico e sociale sempre più dilagante nella società di oggi. Ansia, stress ne sono i detonatori, capaci di creare situazioni drammatiche sul piano psicologico e gravi per la salute.

“La persona si vergogna del proprio aspetto, può aver problemi di lavoro tipo nell'uso della tastiera del computer, nei rapporti interpersonali quando deve stringere la mano ed infettivi: sotto le unghie s’annidano germi capaci d’entrare nell’organismo attraverso la bocca, si possono creare infezioni locali, si rischia d’attaccare lo smalto dei denti. Secondo Teresa Sichetti, responsabile del Centro di Dermocosmesi e Laserterapia all’Azienda Ospedaliera Università Pisana, il problema è sfaccettato e complesso, ma può essere affrontato nelle singole componenti per avviare soluzioni”.

Un vizio diffuso - Le cifre parlano da sole:28% dei bambini fra i 7 ed i 10 anni,44%degli adolescenti,19-29% dei giovani adulti,5% fra gli anziani. Definirlo quindi un passatempo è quantomeno discutibile.

Identikit curiosi - E’ un’abitudine dai forti connotati psicologici, coinvolgendo età emotivamente instabili,caratteri timidi, soggetti ansiosi . E’ un modo un po’ complicato per controllare l’aggressività, per bisogno d’attenzione e lo si fa in modo compulsivo, irrefrenabile.

Terapia comportamentale - E’ preferibile nelle forme di particolare gravità, alla ricerca di sostituire l’atteggiamento autolesionista con un altro più “sano” o addirittura ad una terapia farmacologica che,attraverso l’uso di antidepressivi e di vitamina B, stimola l’attività della serotonina nel cervello,modulando l’impulso a mordere.

Prevenzione locale - E’ indicata nei casi più lievi dove si può prevenire un danno a carico dell’unghia e che richiedono cure anche dermatologiche. Il suggerimento è l’uso di smalti sgradevoli al gusto. Il tioconazolo che protegge l’unghia infetta dall’azione dei funghi.
Il principio delle nostre nonne, in tal senso, era quello di ricorrere all’aloe e l’ olio di germe di grano, non tralasciando il ricorso ad integratori a base di ferro,cisteina e cistina, per contrastare al contempo un loro stato di fragilità. Occorre valutare l’azione anc...

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Comments: 0 | Views: 72Last Post by: *miriam (8/2/2010, 15:48)
 

B_NORM  
view post Posted on 7/2/2010, 18:55 by: *miriamReply



Come lisciare i capelli

Se proprio non riusciamo ad essere contente dei nostri capelli nè ricci nè lisci o dei nostri capelli ricci che, ci fanno sentire in disordine e poco sofisticate, potremmo allora ricorrere alle numerose tecniche per lisciare le nostre chiome.

Spazzola e phon
Se si desidera una pettinatura super-liscia senza magari perdere le onde naturali dei tuoi capelli, l'asciugatura con spazzola e phon è un modo fantastico per farlo senza impegnarsi definitivamente.
E' necessario procurarsi: un phon dotato di un bocchettone per indirizzare l'aria e ridurre l'increspamento, una spazzola a paletta con setole dense, prodotti che ammorbidiscono e lisciano i capelli e pinze per trattenere le sezioni di capelli da lavorare in fasi successive.
Dopo il lavaggio tampona delicatamente i capelli con l'asciugamano e poi sistemali per l'asciugatura. Passa con l'aiuto delle mani su tutte le lunghezze, un prodotto per la messa in piega lisciante che ammorbisce i capelli e li rende meno sensibili all'umidità .
A questo punto inizia il brushing: con l'aiuto di una pinza, trattieni lontano dal calore i capelli su cui non stai lavorando e inizia ad asciugare per prima la parte inferiore dei capelli, partendo da quelli posteriori.
Usa la spazzola dalle radici alle punte e dirigi l'aria nella stessa direzione man mano che effettui questa operazione.
Continua fino a quando i capelli sono tutti perfettamente asciutti.
Consigli
Assicurati di asciugare a fondo i capelli poiché l'umidità li renderebbe elettrizzati e crespi. L'ideale sarebbe completare l'opera con un tocco di spray per la tenuta.

Piastra
Oggi disponiamo di piastre termiche pensate per cambiare la forma della capigliatura senza danneggiare troppo il capello, così come disponiamo di prodotti per proteggere i capelli durante questi trattamenti.
L'ideale per non rovinare i capelli è seguire dei piccoli accorgimenti
Innanzitutto, incomincia sempre ogni trattamento termico con capelli ben puliti e asciutti e prosegui con un balsamo spray senza risciacquo per proteggere i capelli durante l'asciugatura e la mesa in piega termica.
Infatti anche se solo leggermente umidi, i capelli non prenderanno la piega facilmente e verranno addirittura "cotti" dal trattamento a caldo: il fusto del capello si gonfierà e la pellicola idrolipidica verrà rimossa dalla corteccia.
Sono da preferire strumenti più piccoli che sono più leggeri, maneggevoli e facilmente controllabili per chi vuole far da sé.
Lavora sui capelli dividendoli in sezioni non più grandi delle dimensioni della piastra e lavora su piccole ciocche e otterrai la lisciatura desiderata con un numero minore di passaggi.
Usa u...

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Comments: 0 | Views: 49Last Post by: *miriam (7/2/2010, 18:55)
 

B_NORM  
view post Posted on 6/2/2010, 19:46 by: *miriamReply



Splendide cinquantenni in forma come a 30 anni
Tutti i segreti che spiegano perché oggi sembriamo più giovani. Da alimentazione, medicina e stile di vita l'aiuto decisivo
di MARIA NOVELLA DE LUCA

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Cinquanta ma sembrano trenta. Trentacinque forse. Perché si ha una pazzesca voglia di vivere. E tutto il resto conta sì, alimentazione, medicine, ginnastica, traguardi scientifici e prodigi della chirurgia. Ma alla fine ciò che comanda, che straccia l'anagrafe e fa dimenticare i certificati di nascita, sembrano essere il cuore e la mente. Non è solo questione di star system, di attrici meravigliose che superato il mezzo secolo amministrano saggiamente le proprie rughe e scoprono un nuovo "vento di vita". In tutto il mondo occidentale, sembra, l'età "apparente" ha soppiantato l'età anagrafica, si vivono stagioni multiple insieme, e la sessualità non si piega più né al tempo né al mutare del corpo.

E se l'avanguardia di questa generazione dell'"età apparente" sono le "Quintastics", così le ha definite il Telegraph, citando appunto un gruppo di "cinquantenni fantastiche", da Sharon Stone a Condoleezza Rice, da Meryl Streep a Emma Thompson, il fenomeno è assai più vasto, riguarda sia le donne che gli uomini, e sta portando a una vera riscrittura dei tempi della società. "Conquistiamo in media tre mesi di vita l'anno, siamo, di fatto, biologicamente più sani e più belli - conferma Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento di Scienze Geriatriche del Policlinico Gemelli di Roma - i settantenni di oggi vivono come i cinquantenni di ieri, e questi ultimi sentono e agiscono come se ne avessero dieci di meno... I motivi?

Una vita più facile, i lavori usuranti ridotti al minimo, un'alimentazione giusta quando non si eccede, l'attività fisica, i farmaci sempre più mirati. Abbiamo i malanni del benessere, ma godiamo di una qualità della vita mai raggiunta prima. Il risvolto di questa medaglia è però una vecchiaia che si allunga e l'ultimo pezzo, quando ci si avvicina ai novanta, è davvero duro per tutti".


Ma sono state le "Quintastics" a determinare la vittoria dell'età apparente contro l'età anagrafica. Senza arrendersi, come scrive il Telegraph, a quello che Picasso chiamava "l'autunno della vita di una donna", e senza cedere al pensiero di avere ormai "più ieri che doma...

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