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Una partita senza l'audio: il filtro anti vuvuzela è on-line

Posted on 17/6/2010, 09:13 by: *miriam

Una partita senza l'audio: il filtro anti vuvuzela è on-line

di Delfina Rattazzi

Sui siti americani impazza la discussione pro e contro il coro di assordanti vuvuzelas che accompagna le partite dei mondiali in Sudafrica. On line è disponibile un filtro che dovrebbe annullare il fracasso delle trombe di plastica, simbolo dell’entusiasmo per il calcio del popolo sudafricano. E’ un file audio MP3 che si scarica al costo di 2.95 euro e che si usa sullo stereo di casa, sul computer, su IPhone o IPad. Acceso durante le partite in tv dovrebbe essere in grado di annullare il rumore di fondo negli stadi, anche se alcuni ingegneri del suono sono dubbiosi.
Inventato da Clemence Schlieweis, ingegnere di 29 anni specializzato in mixing e registrazioni sonore che vive a Monaco di Baviera, il filtro anti vuvuzela è già un successo con tutti i tifosi che sognano di vedere le partite in pace. Gli allenatori, però, dovranno continuare a urlare come ossessi per farsi sentire dai giocatori in campo. Schlieweis ha creato un sito per il suo prodotto la mattina in cui la Germania ha affrontato l’Australia ma è già sommerso dagli ordini. Gli scettici fanno notare che basta togliere il sonoro e guardare le partite mute per evitare il rumore assordante. Non c’è gusto, però, nel guardare una partita senza l’audio.
Il problema non è di poco conto. Il coro delle trombette può superare i 125 decibel, più o meno il rumore di un odierno concerto rock e superiore al frastuono dei martelli pneumatici, e potrebbe creare seri problemi all’udito dei frequentatori degli stadi sudafricani. Non a caso nelle farmacie locali sono esauriti da giorni i tappi per le orecchie. Ma secondo un articolo di Sandro Modeo, sul Corriere della Sera , il disagio acustico è meno grave dei danni al cervello che il fracasso può procurare agli atleti in campo. “Il vestibolo dell’orecchio è coinvolto in una complessa dinamica cerebrale responsabile dell’equilibrio del corpo e della vigilanza visiva sull’ambiente circostante”, scrive Modeo.
Naturalmente c’è anche chi si dichiara a favore delle vuvuzelas. Sul sito della Cnn, Steve Rushin racconta che ha imparato ad amare il suono delle trombette. Dice che molti dei cori che ha ascoltato in passato negli stadi inglesi ed europei erano di un gusto assai peggiore e molto più imbarazzanti della cacofonia sudafricana. Spiega che anche se non vi piace la vuvuzela "non è educato dire a un paese straniero come si guarda una partita di calcio". Pensa che il suono sia allo stesso tempo gioioso e esasperante, comunque legato all’identità di un intero popolo. Blatter aveva dichiarato guerra alla vuvuzelas ma forse ha capito ch...
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Sventata strage a Times Square, è terrorismo

Posted on 2/5/2010, 11:00 by: *miriam

Sventata strage a Times Square, è terrorismo
Scoperta un'auto con ordigno artigianale a bordo

New York, 2 mag. (Ap) - Sventata una strage nel cuore di New York, a Times Square. Un'auto, con all'interno un ordigno artigianale, stava per esplodere in una piazza gremita di gente, quando è stata notata da un venditore ambulante di magliette. Immediata la reazione della polizia che ha evacuato la piazza e isolato parte di Manhattan. "Abbiamo sventato una strage (...) abbiamo avuto fortuna", ha dichiarato qualche ora dopo in conferenza stampa il sindaco di New York, Michael Bloomberg. "Non abbiamo alcuna idea di chi l'abbia fatto e perché", ha aggiunto Bloomberg precisando che si cerca un sospetto. "Siamo perennemente minacciati dai terroristi che vogliono prendersi la nostra libertà perché da essa si sentono minacciati" ma "noi newyorchesi siamo pronti a combattere qualsiasi minaccia", ha continuato il sindaco, ricordando che non è un caso che i terroristi "tornino a New York", simbolo di libertà. Times Square si trova a Manhattan, circa a cinque chilometri di distanza dal World Trade Center, distrutto dagli attentati dell'11 settembre 2001. Ieri, verso le 18,30 (ora locale) un venditore ambulante di Times Square ha segnalato alla polizia che del fumo fuoriusciva da un Suv con i vetri scuri sulla 45esima, non distante dal Teatro di Broadway. Tutto il quartiere è stato isolato da poliziotti armati e dalle auto dei servizi di emergenza. Migliaia di abitanti, impiegati e turisti, che stavano profittando di una delle prime serate tiepide della primavera, sono stati evacuati. Poi la polizia ha utilizzato un robot telecomandato per rompere i vetri del suv, una Nissan Pathfinder, all'interno della quale è stato effettivamente ritrovato un ordigno esplosivo artigianale, come confermato dopo dal sindaco di New York. Nell'auto vi erano "tre taniche di gas propano, dei fuochi artificiali, due taniche con 20 litri di benzina, due orologi a batteria, fili elettrici e altri componenti per un ordigno. Ritrovata anche la fodera di metallo di un'arma", ha precisato il commissario a capo delle indagini Raymond Kelly che ha spiegato che si sta cercando una persona, anche con l'ausilio delle numerose telecamere che si trovano sulla piazza, una delle più sorvegliate degli Stati uniti. La Cia, l'Fbi e la Casa Bianca stanno seguendo la vicenda. Barack Obama ha espresso apprezzamento per l...
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Cina, Terremoto Qinghai, si cercano sopravvissuti, 617 vittime

Posted on 15/4/2010, 10:15 by: *miriam

Cina, Terremoto Qinghai, si cercano sopravvissuti, 617 vittime

Pechino, 15 apr. - E' salito a 617 il numero dei morti del violento terremoto avvenuto ieri nel nord ovest della Cina, nella provincia di Qinghai, secondo l'ultimo bilancio fornito dalla televisione cinese CCTV. I feriti sono oltre 10.000, di cui 450 gravi.
Decine di migliaia i senzatetto che hanno trascorso la prima notte all'addiaccio, fra venti gelidi e temperature rigide, sotto lo zero. Nella sola città di Jiegu, oltre l'85% delle abitazioni è andata distrutta.
E' iniziata intanto la ricerca fra le macerie per trovare i sopravvissuti: sul posto sono stati inviati 5mila soccorritori, di cui 700 soldati. Circa mille persone sono state estratte vive dalle macerie già ieri, spesso da soccorritori a mani nude. Il presidente cinese Hu Jintao, dal Brasile, ha invitato a fare il possibile per ritrovare i dispersi.
Il terremoto, magnitudo 7,1 della scala Richter, è stato registrato alle 7.49 di ieri ora locale, poco prima dell'una di notte in Italia, ed è stato seguito da tre forti scosse di assestamento. L'epicentro è stato individuato a circa 380 chilometri a sud/sudest della città di Golmud, a una profondità di 46 chilometri, ha indicato l'Istituto di geofisica americano.

Fonte: Apcom

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Mondiali, Al Qaida minaccia: pronti a colpire gli azzurri

Posted on 9/4/2010, 10:40 by: *miriam

Mondiali, Al Qaida minaccia: pronti a colpire gli azzurri
L'organizzazione terroristica nel Maghreb (Aqmi) ha intenzione di compiere attentati anche contro Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Germania

L'organizzazione terroristica al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) ha minacciato di compiere attentati durante i Mondiali di calcio, in programma dall'11 giugno all'11 luglio in Sudafrica, e di prendere di mira anche la nazionale italiana. Stati Uniti e Inghilterra sono le principali nazioni nel mirino del gruppo fondamentalista, che ha però inserito tra i suoi obiettivi anche gli azzurri e le rappresentative di Francia e Germania. "Tutte queste nazioni fanno parte di una campagna crociato-sionista contro l'Islam", si legge in una nota del gruppo.

Le attenzioni di Aqmi sono però focalizzate sull'attesa sfida tra Stati Uniti e Inghilterra, in programma a Rustenberg il 12 giugno. "Quanto sarebbe meravigliosa la partita Stati Uniti-Inghilterra trasmessa in diretta televisiva in uno stadio affollato di spettatori con il rumore di un'esplosione che rimbomba tra gli spalti, con l'intero stadio che crolla e con decine e centinaia di cadaveri, volesse Allah", si legge in un comunicato che il gruppo ha pubblicato sull'ultimo numero della rivista online jihadista 'Mushtaqun Lel Jannah' (Desiderare il paradiso).

Il comunicato ha inoltre evidenziato le recenti azioni dell'organizzazione terroristica, come l'attacco kamikaze di dicembre che costò la vita a sette dipendenti della Cia e a un agente giordano in una base dell'est dell'Afghanistan e il fallito attentato del giorno di Natale che portò all'arresto del nigeriano Umar Farouk Abdulmutallab.

"Fu al Qaida che riuscì a portare 50 grammi di esplosivi sul volo per Detroit, dopo aver superato diversi controlli della sicurezza statunitense, fu al Qaida che consentì al fratello martire Abul Kheir (Abdullah Asiri) di entrare nel palazzo di Mohammed bin Nayef, fu al Qaida che umiliò il più grande apparato di intelligence del mondo attraverso l'operazione di Mujahid Abu Dujana al-Khorassani (Humam al Balawi), che frantumò l'orgoglio dei servizi segreti alleati di Cia e Giordania", ha proseguito il comunicato, "Al Qaida sarà presente alle partite, ad Allah piacendo".

Il gruppo ha annunciato che ricorrerà a un tipo di esplosivi che riuscirà ad aggirare i controlli della sicurezza durante le partite. Una...
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Morto Malcolm McLaren: inventò il punk e i Sex Pistols

Posted on 9/4/2010, 10:13 by: *miriam

Morto Malcolm McLaren: inventò il punk e i Sex Pistols

Malcom McLaren, ex manager dei Sex Pistols, celebre gruppo punk inglese, è morto ieri a New York all'età di 64 anni a seguito di un cancro. Lo ha annunciato un suo portavoce Les Molloy, senza fornire altri dettagli.

Malcom McLaren è considerato come il padre del movimento punk, per aver contribuito alla formazione dei Sex Pistols e per essere stato il manager dei New York Dolls, un altro gruppo punk.

Nato a Londra nel 1946, Mclaren ha avuto una relazione con la stilista Vivienne Westwood, da cui ha avuto un figlio, Joseph, nato nel 1967.

http://musica.virgilio.it/

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Il video shock: reporter scambiati per terroristi iracheni, un elicottero Usa gli spara

Posted on 6/4/2010, 09:22 by: *miriam

Il video shock: reporter scambiati per terroristi iracheni, un elicottero Usa gli spara

Si tratta di un video dell'esercito americano, diffuso dal sito Wikileaks. Le immagini, realizzate il 12 luglio 2007, è ora il materiale di un'inchiesta giornalistica che è riuscita a mettere le mani su un video secretato - girato in Iraq - nel quale - questa è la denuncia - si vede la morte di due reporter dell'agenzia Reuters.
Aeed Chmagh e Namir Noor-Eldeen sono stati massacrati assieme ad altre 11 persone, tra cui due bambini. La testimonianza di un gravissimo errore fatto dai militari: un errore costato la vita a civili innocenti. Il video riprende gli istanti prima dell'attacco da parte di un elicottero Apache. I militari a bordo comunicano via radio che c'è un assembramento sospetto e scambiano le telecamere dei due giornalisti per armi. Una delle persone in strada, parla al telefono. Pochi secondi, poi la decisione di fare fuoco.
Una serie di raffiche investe in pieno tutte le persone sul terreno. Si alza un gran polverone. Si intravede qualcuno che cerca riparo. L'ordine di sparare viene ripetuto più volte. Poi l'elicottero inquadra un furgone. Due persone cercano di caricare una persona ferita a bordo. Il pilota chiede il permesso di sparare ancora, perché teme che sul mezzo ci possano essere persone armate, e il via libera arriva poco dopo. Il furgone viene crivellato di colpi, l'autista si getta dietro un muro. Poi l'ultima sequenza. Sul terreno arriva una pattuglia di militari americani. Si affanna attorno al furgone. Un soldato si carica in braccio un bambino rimasto colpito all'interno dell'automezzo.
06 aprile 2010

http://tv.repubblica.it/copertina/teleobie...raq/45037?video

http://notizie.tiscali.it/

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Cargo arenato: tentava scorciatoia

Posted on 5/4/2010, 19:05 by: *miriam

Cargo arenato: tentava scorciatoia

A sostenerlo e' la stampa australiana

(ANSA) - ROMA, 5 APR - Il cargo cinese che si e' incagliato nella Grande barriera corallina australiana era fuori rotta di 15 chilometri e navigava a tutta forza. Secondo la stampa australiana, il comandante della Sheng Neng I stava cercando di utilizzare una scorciatoia illegale per 'tagliare' il percorso di uscita dal porto di Gladstone - dove appena caricato 65.000 tonnellate di carbone - al mare aperto attraverso il dedalo di atolli, isole, secche e banchi di corallo che costituiscono il Reef australiano.

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Terremoto cileno ha alterato asse terrestre e durata del giorno

Posted on 2/3/2010, 12:47 by: *miriam

Terremoto cileno ha alterato asse terrestre e durata del giorno
Giornata più corta di 1,26 microsecondi

Roma, 2 mar. - Il violento terremoto cileno del 27 febbraio scorso, di magnitudo 8,8, ha provocato uno spostamento dell'asse di rotazione terrestre e un corrispondente accorciamento della durata del periodo di rivoluzione del pianeta: è quanto riportano gli studi effettuati dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa. Le alterazioni previste dal Jpl non sono tuttavia misurabili sperimentalmente, dato che sono troppo piccole, ma sono prevedibili utilizzando modelli matematici: lo spostamento dell'asse è infatti di circa otto centimetri, e la ridistribuzione della massa ha provocato un'accelerazione della rotazione del pianeta che ha accorciato la durata del giorno di 1,26 milionesimi di secondo. Il principio è analogo a quello della pattinatrice in rotazione, che accelera avvicinando le braccia al corpo: a causa del movimento delle placche tettoniche la Terra è diventata più "compatta" e quindi la sua velocità di rotazione è aumentata.

Fonte: Apcom

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Devastante terremoto in Cile. L'incubo dello tsunami

Posted on 27/2/2010, 17:04 by: *miriam

Devastante terremoto in Cile. L'incubo dello tsunami
Sisma di magnitudo 8.8. Moltissimi morti. Crollati palazzi a Santiago e Conception. Onda anomala ha colpito l'arcipelago Juan Fernandez. Isola di Pasqua, abitanti sulle montagne

Una scossa spaventosa di magnitudo 8,8 ha colpito il Cile, quando erano nel Paese le 3.34 del mattino (le 7.34 in Italia). Secondo il sito della Us Geological Survey, l'epicentro del sisma è stato nell'Oceano Pacifico al largo di Maule, a 59 chilometri di profondità a 325 chilometri a sudovest della capitale Santiago. I centri più vicini sono Chillan a 100 km a nord, Talca a 105 Km a ovest, Concepcion a 115 Km a Nordest dall'epicentro. Il bilancio provvisorio è di oltre 100 morti. La scossa è stata avvertita fino in Argentina e il rischio tsunami minaccia l'arcipelago di Juan Fernandez, già raggiunto da ondate anomale (almeno tre le vittime), l'Isola di Pasqua, dove gli abitanti si sono rifugiati sui monti, e le Hawaii. L'aeroporto internazionale di Santiago, ha fatto sapere la presidente Michelle Bachelet, è stato danneggiato e rimarrà chiuso "per almeno 24 ore". Dichiarato lo stato di calamità nel Paese. Una fregata della Marina militare cilena è salpata alla volta dell'isola di Robinson Crusoe, l'unica abitata dell'arcipelago, per trasportare viveri e aiuti. Per il Pacific Tsunami Warning Center, la scossa ha generato uno tsunami. L'allarme è stato esteso a Colombia, Panama, Costa Rica e Antartico. Anche Giappone e Australia hanno lanciato un allarme. La Farnesina sta verificando la situazione degli italiani.

LA DIRETTA

14:15 Un edificio di 15 piani nel centro di Concepcion, seconda città del Cile, è crollato.

14:25 L'ambasciatore Vincenzo Palladino è in contatto con le autorità locali per conoscere l'entità dei danni provocati dal sisma e la sorte degli italiani in loco. Solo a Conception risultano registrati come residenti oltre 500 connazionali. Le autorità cercano anche di verificare l'eventuale presenza di turisti italiani nelle zone colpite, come l'arcipelago Juan Fernandez.

14:50 Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha espresso "profonda emozione" per il violento terremoto.

15:05 Diverse repliche sismiche sono state avvertite nelle zone colpite dal terremoto. L'ultima è stata di magnitudo 6,1.

15:11 Secondo una radio lo...
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Dalai Lama: abbiamo parlato di pace e armonia. Obama: dialogo con Pechino

Posted on 18/2/2010, 23:07 by: *miriam

Dalai Lama: abbiamo parlato di pace e armonia. Obama: dialogo con Pechino
Il presidente americano ha dimostrato "un deciso sostegno" al leader spirituale tibetano incontrato nella residenza di Washington. Faccia a faccia privato, non nello Studio Ovale

"Sono molto felice", ha dichiarato il Dalai Lama ai giornalisti dopo lo storico incontro con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama nella residenza di Washington. Nel corso del faccia a faccia privato, ha aggiunto il leader spirituale tibetano, si è discusso di pace, valori umani, armonia religiosa e dei problemi del Tibet. Obama è stato "solidale", ha aggiunto. Il numero uno della Casa Bianca ha dimostrato il suo "deciso sostegno" alla preservazione dell'identità del Tibet e ha incoraggiato il Dalai Lama al dialogo con la Cina.

Il presidente Usa ha scelto il basso profilo per una visita che ha già sollevato le proteste di Pechino. L'incontro avviene nella Sala delle Mappe e non nello Studio Ovale, senza gli onori previsti per i capi di stato e di governo.

Ci sono soprattutto ragioni di carattere economico dietro la rabbia di Pechino. Anche se il leader spirituale tibetano ha incontrato regolarmente tutti i presidenti americani negli ultimi vent'anni, da George Bush padre a George Bush figlio, le pressioni su Washington sono state fortissime nelle ultime settimane e la richiesta di cancellare "l'incontro sbagliato" è stata esplicita, corredata dalla minaccia di un "ulteriore peggioramento nelle relazioni tra i due paesi". Per Pechino, infatti, il Dalai Lama è "un lupo in abiti da monaco" e il colloquio con Obama serve a fare da grancassa alle istanze separatiste del Tibet.

Un anno fa, poco dopo il giuramento e in nome di un buon avvio nei rapporti con Pechino, Obama preferì non incontrare il Dalai Lama, in visita a Washington. Quest'anno gli indugi sono stati rotti: il presidente Usa ha autorizzato la vendita di 6,4 miliardi di dollari di armi prodotte da aziende americane a Taiwan. E le tensioni tra Stati Uniti e Cina sono probabilmente destinate ad aumentare nei prossimi mesi, quando il nodo della svalutazione dello yuan sarà affrontato con maggiore fermezza dal governo di Washington.

Il Dalai Lama, che vive in esilio in India dal 1959, ha iniziato la sua visita a Washington con un incontro con la comunità tibetana. Il capo spirituale ha ribadito di non volere mettere in discussione il controllo cinese sulla sua r...
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